ALMENOPAUSA
con GIANNA COLETTI
di Valeria Cavalli e Gianna Coletti
regia Renzo Alessandri
produzione Teatro de Gli Incamminati – in collaborazione con Spericolata Quinta
Un monologo divertente, arguto, provocatorio, per abbattere pregiudizi e stereotipi, e sdrammatizzare la paura di invecchiare. Uno spettacolo dissacrante sul tabù della menopausa e su come godersi la vita da boomer, prendendosi cura di sé.
Una Donna si racconta in due età diverse.
I numerosi orologi sul palcoscenico fanno da sfondo alla Donna che entra in scena sul ticchettio di una sveglia. Si guarda allo specchio e le viene spontaneo fare un gesto molto comune a tante donne che non si ritrovano nell’immagine riflessa: con le dita ai lati del viso tira la pelle verso l’esterno. Di colpo le rughe svaniscono e il volto appare più giovane. Sorride. Prende la chitarra in bella mostra vicino una sedia dalla forma bizzarra e inizia a canticchiare “Forever young, I want to be forever young…” famosa canzone degli anni ottanta.
La Donna, sui cinquant’anni, è alle prese con un cambiamento incombente. Presa dal vortice della vita non si è accorta che il tempo è volato, quando improvvisamente bussa alla porta lei: la menopausa.
Sebbene sia un evento naturale ha difficoltà ad accettare ciò che le sta accadendo, sente il corpo che cambia e la mente è più inquieta. Uno dei motivi che le impediscono di accogliere questa nuova situazione è rappresentato dal pregiudizio, ancora ben saldo nel contesto in cui viviamo, che la menopausa sia l’inizio della vecchiaia in quanto donne.
Passano dieci anni.
Sempre la stessa Donna rientra in scena ballando su una musica scat di Ella Fitzgerald, punta dritta allo specchio e si guarda sorridendo. È diventata una splendida sessantenne. Il tempo non è trascorso inutilmente; dopo tanti tormenti, ora vive con una diversa consapevolezza questa nuova fase della vita.
Ci sono voluti anni per cambiare il punto di vista con cui guardava sé stessa, per capire cosa fosse essenziale per lei, ed è così che giorno dopo giorno ha imparato ad amarsi.
Vive con più leggerezza, che non vuol dire superficialità.
Davanti ai piccoli inconvenienti dell’età usa l’arma dell’ironia, uno dei pochi rimedi omeopatici veramente efficaci. Lo scorrere del tempo non le fa più paura, anzi si gode una libertà che non aveva mai provato, tanto da vivere un amore incontrato sulla sua strada e poi lasciato andare al suo destino.
Parla con naturalezza di passione e sessualità, argomenti poco contemplati riguardo alle donne non più giovani.
Eppure i sessanta, i settant’anni di oggi non sono più quelli di una volta, la vita si è allungata, e lei e le tante “ragazze di bella età” ora hanno tanto tempo davanti per realizzare sogni, portare a termine progetti perché questi, potrebbero ancora essere i migliori anni della loro vita.
ALMENOPAUSA è uno spettacolo ritmico, parlato e cantato, pieno di musica; dedicato alla Cura, cura del corpo e della mente, al non prendersi troppo sul serio, all’importanza delle relazioni umane e al volersi bene.
P.S. Spettacolo fortemente consigliato. Anche ad un pubblico maschile.
DURATA: 60 minuti
RESSEGNA STAMPA: https://drive.google.com/drive/folders/1VZeY-JiDFCvkm0ZTwFJ7AihQ6jadNANA?usp=sharing
“… La libertà dell’essere donna, accogliendo ogni cambiamento con ironia e leggerezza…”
(…) ALMENOPAUSA è un’attenta e acuta lettura del trascorrere del tempo dalla menopausa alla post menopausa. La descrizione dei sintomi fisici e psichici di questa epoca di transizione è accurata, precisa nel modo di manifestarsi attraverso il corpo e di sorprendere la donna distratta ed immersa nella quotidianità accelerata che la travolge, che non le permette di prendere contatto con il suo declino ovarico ed i cambiamenti lenti ma costanti che il corpo le propone.
(…) Un testo vicino alle donne, capace di aprirsi come uno specchio a chi in menopausa sta transitando o si è già sperimentata, con quell’ironia, quella capacità di sdrammatizzare efficaci per entrare in contatto con le proprie paure e portare ad una capacità riflessiva piena e costruttiva quest’epoca di vita poco attenzionata e spesso demonizzata.
Dott.ssa Roberta Anniverno – Medico psichiatra, psicoterapeuta
Responsabile Centro Psiche Donna, P.O.M.Melloni, Milano
L’acume delle considerazioni agrodolci che punteggiano il testo è enfatizzato dalla graffiante ironia dell’interpretazione offerta da Gianna Coletti. In un’ora di spettacolo, alternando il canto e qualche passo di danza al recitato, l’attrice con gran vigore racconta le diverse fasi della vita di una donna, abbattendo man mano falsi miti e spauracchi, rinnovando più e più volte l’invito ad amare ma soprattutto ad amarsi di più.
Silvana Costa – Giornalista
Artalks – let’s talk about art
Anche questa volta Gianna Coletti si è dimostrata un’abile osservatrice della realtà e una padrona del palcoscenico, facendolo diventare un salotto nel quale poter raccontare tranquillamente e senza pudore l’universo femminile.
Nadia Pastorcich – Giornalista
IL PICCOLO di Trieste
Un monologo piacevole scorrevole ironico satirico autoironico. In scena lei, la Coletti, che ti prende per mano e fa ridere di gusto ripetutamente uomini e donne, giovani e vecchi. Da non perdere.
Silvia Palombi – Scrittrice