JANNACCI INVITO WHATSAPP

JANNACCI. QUELLO DAL CUORE URGENTE

nuova produzione 2024
con GIANNA COLETTI
di GABRIELE SCOTTI e GIANNA COLETTI
al pianoforte GIUSEPPE GUERRERA
Produzione Teatro de Gli Incamminati
in collaborazione con Spericolata Quinta

“E prende il treno per non essere da meno
e piange e ride per quel grande, assurdo amor!”

Con questa famosissima canzone si apre lo spettacolo e improvvisamente ci si ritrova nel folle mondo di Jannacci, poetico, divertente e ironicamente tragico, animato da personaggi struggenti come Gigi Lamera, romantico operaio che taglia i fiori nelle lamiere, il barbone con le scarpe da tennis che rincorre il suo sogno d’amore, la Veronica che vende il suo amore al Carcano, in piedi, il palo della banda dell’Ortica sordo e sguercio, o l’eterno escluso a cui qualcuno dice sempre di no, persino per partecipare al suo funerale. Creature dall’umanità sventurata a cui Gianna Coletti dà vita in parole e musica.
Tra le canzoni dell’imprevedibile Jannacci si insinuano immagini e spaccati che partono dalla Milano della seconda guerra mondiale sino ai giorni nostri, passando dalla famosa rapina di Via Osoppo al boom economico, dalle chiatte sul Naviglio sino alla contestazione studentesca del 68, da un bizzarro provino in RAI dello stesso Jannacci nel 1961 dall’esito disastroso fino alla nascita del Derby, tempio del cabaret milanese.
E ancora, Jannacci affronta con lungimiranza il tema delle morti bianche con La costruzione, potente brano che ci conduce alla scintillante Milano da bere degli anni ottanta dove si brinda con l’Amaro Ramazzotti, e in questa città dove pare si possa avere tutto, qualcuno inizia a sentirsi terribilmente stanco, o meglio, un pu sciupà.
Le canzoni di Enzo Jannacci ci permettono anche uno sguardo su un presente dove i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Un presente scandito dalle rate che ci accompagneranno per tutta la nostra esistenza.
Lo spettacolo è arricchito dai testi di Gabriele Scotti e Gianna Coletti. Musica dal vivo con Giuseppe Guerrera al pianoforte e ancora la Coletti che ci mette, oltre alla voce, anche la chitarra.
Lo spettacolo parla del chirurgo, jazzista, karateka, cantautore, attore, cabarettista, poetastro, come Jannacci amava definirsi, ma soprattutto di uomo dal cuore urgente, proprio come il suo Giovanni telegrafista.

DURATA: 80 minuti